In Spagna con il mare sempre lì
Lungo giro in Spagna, vicino al mare.
Solo con mio figlio Gabriele faccio di queste peregrinazioni: poco tempo, tanti chilometri, luoghi e circostanze particolari.
Questa volta è il sud della Spagna.
Si decide di andare in macchina fino a Cadice e ritorno.
Sostare dove capita, poche le mete già in mente: certamente almeno un rito della Settimana Santa e l'acquario di Valencia e le altre città già visitate ed in parte vissute in altre circostanze e, direi, epoche.
La Spagna è una terra che mi ha sempre appassionato oltre alla bellezza dei luoghi mi ha sempre colpito la voglia eterna degli spagnoli di trovare comunque il tempo per stare insieme, per 'tomar algo', chiacchierare per lavoro o per amicizia.
La ferma e innata volontà di non perdersi di vista con le persone a cui si tiene.
Ovunque ci si trovi ad una certa ora i bar si riempiono e le persone si incontrano e chiacchierano, ridono, approfondiscono discorsi seri.
Mi piace.
Manco da un pò di anni e tutto sembra cambiato.
Dopo brevi soste lungo il percorso, finalmente la spettacolare visione dell'acquario di Valencia.
Difficile ma possibile.
Certo le grandi vasche dentro cui si passa attraverso tunnel sono impressionanti ma devo dire mi colpiscono molto le piccole vasche con dentro le acciughe in branchi o le danze leggiadre ed un pò velenose delle meduse.
Era Pasqua e quindi non potevo certo non assistere, finalmente da turista e non per lavoro come avevo fatto per tantissimi anni, ad una delle famose e sempre impressionanti processioni della 'Semana santa'.
Il sud della Spagna in quei giorni ne propone tante: sontuosissime, barocchissime, sempre fortemente sentite da chi vi partecipa e assiste.